28 Febbraio 2025 - Giorno 8
Aeroporto di San Paolo del Brasile - 2 Marzo 2025, 16.00 ora locale
Una nota a questo punto è necessaria. Gli appunti di viaggi sino a qui sono stati presi quasi in diretta nel momento in cui sono accaduti o poche ore dopo. Da qui in poi invece questi appunti possono considerarsi postumi. No, non è stata cattiva volontà e neppure pigrizia, è che le giornate del 28 febbraio e del primo marzo sono state così piene che a mala pena abbiamo trovato il tempo di dormire.
Spiaggia di Copacabana, Rio de Janeiro - 8.00 ora locale
Oggi era programmata la giornata alla spiaggia di Prainha, una delle poche cose che ci mancano da fare, ovvero visitare una spiaggia "non cittadina". La spiaggia di Copacabana dove ci troviamo adesso io e Maurizio è bella, molto più bella di buona parte delle spiagge che ho visto nella mia vita, ma non si può die che rientri nella definizione di spiaggia incontaminata.
La spiaggia è pulita e talmente grande da non poter mai essere affollata, ma i bar sul lungomare, le macchine della strada, il via va di venditori ambulanti e, soprattutto, il muraglione degli edifici che la circonda, non sono l'ideale per chi cerca la classica spiaggia paradisiaca capace di far immaginare cosa hanno trovato i primi esploratori europei alla fine delle loro attraversate atlantiche.
Detto questo Copacabana ha un sacco di vantaggi, uno di questi è che è a due passi dal nostro appartamento e ci si può andare la mattina presto a bersi un'acqua di cocco con il rumore delle onde come sottofondo prima che il grosso della gente arrivi.
Come dicevo, stamattina dovevamo andare a Prainha, ma poi, fatti due conti, non ce la potevamo proprio fare. Oggi dobbiamo lasciare il nostro appartamento e traferirci nel nuovo albergo alla periferia di Rio, vicino all'aeroporto. Ci consigliano di essere lì prima del tramonto in quanto non è una zona sicura al cento per cento e con il buoi i pericoli aumentano. E poi stasera dobbiamo andare al Sambodromo per la prima sfilata delle scuole di samba, faremo sicuramente tardi e sarebbe meglio arrivare là un po' riposati. Da qui la decisione, presa stamattina alle sette e mezza, di rimandare a domani la visita alla nuova spiaggia e restare a Copacabana.
Bene, molto bene. E visto che eravamo già svegli e pronti, io e Maurizio siamo usciti a farci un giro, un'acqua di cocco e quattro chiacchere.

- Lungomare di Copacabana –
Spiaggia di Copacabana, Rio de Janeiro - 10.30 ora locale
Quanto è lunga la spiaggia di Copacabana? Dipende con che strumento la misuri potrebbe rispondere qualcuno. Agli effetti qualsiasi costa è come un frattale, più lo ingrandisci e più ti accorgi che il bordo è frastagliato. Va bene, ma per me il metro di misura è uno solo, quanti chilometri sono a passo di corsa?
Da buon empirico mi sono alzato, sono uscito dal cono rassicurante dell'ombra dell'ombrellone e mi sono messo a correre verso l'estremo nord della spiaggia. E, come un Forrest Gump in miniatura, arrivato in fondo mi sono girato e ho ripreso a correre e, arrivato di nuovo in fondo, mi sono girato un'altra volta e ho corso di nuovo.
Arrivato sudato all'ombrellone il mio cellulare dice 7,60 chilometri. Bene, la spiaggia di Copacabana è lunga 3,80 chilometri.

- La spiaggia di Copacabana è un posto perfetto per correre tra terra e mare –
Spiaggia di Copacabana, Rio de Janeiro - 12.00 ora locale
Oceano Atlantico, acqua fredda e onde robuste. Praticamente nessuno resiste più di pochi minuti dentro, tranne un paio di ragazzini per i quali il freddo è più sopportabile di molte altre cose.
Sambodromo di Rio de Janeiro – Notte fonda
Che cos’è il Sambodromo? Praticamente è uno stadio lineare formato da ottocento metri di strada con ai due lati le tribune. Sembra un po’ il rettilineo di Monza. Ovviamente è una cosa che esiste solo in Brasile, realizzato apposta per far sfilare le scuole di samba.
La sfilata, che è una vera e propria competizione, è diversa da quella che mi aspettavo. Innanzitutto, ogni singola scuola di danza è formata da migliaia di persone in costume che avanzano lungo il sambodromo al ritmo di musica. Tra il primo ballerino entra e quando l’ultimo esce passa più di un’ora. E poi le sfilate non si susseguono, ma la seconda parte solo quando la prima ha finito, lasciando un bel po’ di tempo morto tra una e l’altra. Ogni scuola ha poi tre o quattro carri, spinti a mano, pieni di ballerini che per ridurre il pericolo di cadere si attaccano a dei pali e che li fanno sembrare dei pendolari in metropolitana.
Questa sera sfileranno otto scuole, facendo i conti tireranno mattina. Le sfilate sono molto belle, ma un po’ tutte uguali. Noi ci arrendiamo all’una e mezza, dopo la terza sfilata, e decidiamo di andare a dormire.
Mentre usciamo vediamo all’ingresso del sambodromo i carri e le maschere che devono ancora sfilare, è pazzesco pensare all’organizzazione che c’è dietro. Anche in autostrada incontriamo dei carri che andranno in scena nei prossimi giorni. Che spettacolo.

- La sfilata delle scuole di samba al Sambodromo di Rio -
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