22 Febbraio 2025 - Giorno 2

Puerto Iguazų, Argentina. 19:45 ora locale

Siamo finalmente arrivati a Puerto Iguazų in Argentina. Qui ci fermeremo per tre notti. L'ultimo tratto del viaggio č stato un po' faticoso, ma mi ha fatto godere ancora di pių questa doccia che ho appena finito.

Adesso č scesa la sera, č scesa in fretta, un attimo fa c'erano ancora i colori del tramonto e adesso č giā buio. Dicono che all'equatore la sera scenda veloce, ma non so se questo angolo di Sud America sia da considerare vicino all'equatore o no.

Che si tratta di un angolo di mondo non c'č alcun dubbio, qui si incontrano Brasile, Argentina e Paraguay. Qui il fiume Iguazų, che insieme al fiume Paranā, fa da confine a questi tre stati, si allarga e compie un salto dando vita alle cascate che, da qualche anno, sono state dichiarate patrimonio naturale dell'umanitā dall'UNESCO. Patrimonio, natura e umanitā su questo affascinante trinomio ci devo assolutamente tornare.

Le cascate appunto, siamo venuti qui per quello, per ammirare questa meraviglia della natura ed essere nella foresta tropicale atlantica, un biotipo che č stato ridotto dall'uomo al solo 8% di quello che c'era quando i colonizzatori europei sono arrivati da queste parti.

Le cascate sono talmente imponenti che ti cadono addosso subito di colpo, il romanticismo ne perde forse qualcosina, ma lo spettacolo č grandioso. Cerco di trattenermi dalla vogli di scattare cento foto e di filmare ogni angolo di paradiso. Ci riesco, ma solo in parte. Una meraviglia. Siamo in un parco naturale e devo dire che le infrastrutture sempre ingombranti dei parchi sono state costruite con sufficiente cura da non snaturare il tutto. Anche la famosa passerella che porta ad un passo dal salto non č cosė devastante. Č stata costruita nel 1994, abbastanza recentemente per essere fatta con un po' di accortezza.

Lasciato le cascate andiamo a visitare il Parco degli Uccelli, un ricovero per gli uccelli minacciati di estinzione. Qui vengono portati gli animali oggetto di traffico illegale o quelli feriti. Ci sarebbe molto da dire sull'ibis rosso sul tucano, sull'aquila arpia, ma la cosa pių sorprendente č questo qui: ne erano rimasti cinque al mondo e sono stati portati qui, in cattivitā si sono riprodotti e adesso sono una ventina. Venti sopravvissuti. Pazzesco averli davanti.

- Il primo impatto con le Cascate di Iguazų č subito spettacolare anche se da qui se ne vede solo una minima parte -

- Il tucano, uno degli uccelli pių caratteristici delle foreste sudamericane e uno dei protagonisti del Parco che abbiamo visitato –

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