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Galimberti, Umberto

L'etica del vindante

Feltrinelli

170 - Etica (Filosofia morale)


Recensione:

Libro pessimo! L'idea è anche buona: in un mondo in cui la tecnica domina il mondo senza un fine se non quello del suo continuo sviluppo, all'uomo che ha perso Dio e tutte le ideologie non resta che adottare l'etica del viandante, ovvero vivere ogni esperienza per quello che è senza che questo impatti sul mondo. Il problema del libro è che per dire questa cosa ci mette 450 pagine e lo fa ripetendo sempre le stesso cose e rifugiandosi in continue citazioni ripetute più volte. Davvero un brutto libro.


Citazioni:

  • Fu così che, impropriamente, si identificò il progresso, che ha in vista il miglioramento delle condizioni di vita, con lo sviluppo, che è semplice incremento dei mezzi di produzione. E, una volta identificato con lo sviluppo, anche il progresso finì con il perdere ogni sua possibile e ipotizzabile finalità. (p. 142)
  • Se nelle epoche pre-tecnologiche era l'uomo a dominare la natura tramite la strumentazione tecnica, oggi è la tecnica che subordina uomo e natura alla propria razionalità, la quale non concepisce nulla di senso al di fuori di sé, perché il senso è reperibile solo nell'universo chiuso del formalismo logico ("l'abito ideale" di cui parlava Husserl) rispetto al quale il mondo-della-vita diventa semplicemnete il luogo in cui le procedure tecniche verificano in termini di efficienza il loro grado di razionalità. Ma l'uomo, oltre alla razionalità, possiede anche una dimensione irrazionale, perché irrazionale è il dolore, irrazionale è l'amore, l'immaginazione, l'idealizzazione, l'ideazione, la fantasia, il sogno, e dovendo sottomettersi all'"abito ideale" che la razionalità tecnico-scientifica impone, dovrà tacitare tutte queste sue dimensioni che intralciano la razionalità della tecnica, anche se queste dimensioni sono poi quelle per cui un uomo è un uomo. (p. 191)

  • Partono da qui:

  • Hesse, Hermann - Knulp. Storia di un vagabondo: Il tema del viandante e del vagabondaggio è molto presente nelle opere di Hermann Hesse, alcune di queste sono diari di viaggio, altri invece hanno per protagonisti dei vagabondi. Siddharta, Peter Carmenzind e su tutti Knulp la cui storia è l'apologia della vita errante e del viaggiare senza una meta precisa.
  • Kavafis, Costantino - Poesie: L'etica del viandante non è un tema nuovo, da sempre il viaggiare senza una meta con il solo obiettivo di vedere cose, provare piaceri e imparare cose nuove è un senso alternativo a quello imposto dalle religioni ufficiali. Kavafis, nella sua Itaca, suggerisce sia di allungare il viaggio ("Se per Itaca volgi il tuo viaggio, fa’ voti che ti sia lunga la via, e colma di vicende e conoscenze.") sia di considerare la meta per quello che è: il motivo per cui mettersi in viaggio ("Itaca t’ha donato il bel viaggio. Senza di lei non ti mettevi in via. Nulla ha da darti di più.").

  • Vagabondaggio

    Data Acquisizione: 05/12/2023

    Anno prima edizione: 2023

    Anno stampa: 2023

    Pagine: 441

    Lingua: ITA


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