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Hesse, Hermann

Siddharta

Adelphi

800 - Letteratura


Recensione:

L'India del quinto secolo avanti Cristo, che fa da sfondo a questo romanzo di formazione, è una società in fermento. Nuove religioni, tra cui il buddismo, la religione dell'illuminato, sfidano la religione induista ufficiale rigidamente ancorata al sistema delle caste e del culto formale. Siddharta è il giovane figlio del brahamino, il più bravo nel culto e nella meditazione, che nonostante occupi già il posto più alto nella gerarchia sociale del suo tempo si mette in cammino per cercare la propria personale illuminazione. Nel racconto ambientato in un posto e in un tempo lontani si ritrovano molte delle tensioni dell'Europa all'inizio del Novecento.


Citazioni:

  • Ma più di tutti lo amava l'amico suo Govinda, il figlio del Brahmino. Amava gli occhi di Siddharta e la sua cara voce, amava il suo passo e il garbo perfetto dei movimenti, amava tutto ciò che Siddharta diceva e faceva, ma soprattutto ne amava lo spirtito, i suoi alti, generosi pensieri, la sua volontà ardente, la vocazione sublime. (p. 28)

  • Partono da qui:

  • Joergensen, Giovanni - San Francesco d'Assisi: Siddharta assomiglia molto a Francesco d'Assisi del quale Hermann Hesse è grande estimatore e al quale ha dedicato alcuni dei suoi scritti. Nato ricco finisce per trovare la propria felicità nella semplicità e nell'armonia con il creato.
  • Baudelaire, Charles - Un mangiatore d'oppio: Siddharta, una volta diventato un ricco mercante, tratta il grande mercante di oltremare non diversamente dal servo che gli faceva la barba o dal venditore ambulante (p, 92). Questo ricorda un po' la definizione che Baudelaire da del filosofo: "Il filosofo infatti non deve guardare con gli occhi di quella creatura limitata che si autodefinisce uomo di mondo, piena di pregiudizi gretti e egoistici, ma deve al contrario considerarsi come un essere veramente cattolico, in comunione e in rapporto paritario sia con ciò che sta in alto come con chi sta in basso, con le persone istruite come con gli incolti, con i colpevoli come con gli innocenti" (p.31).

  • Arrivano qui:

  • Buzzati, Dino - Il deserto dei tartari: Giovanni Drogo fa pensare al Siddharta di Herman Hesse, anzi alla negazione di Siddharta. Quest'ultimo così avaro di esperienze e conoscenze, sempre alla ricerca, ansioso di arrivare all'eccelenza e alla perfezione. Il protagonista del Deserto dei Tartari, invece, sta fermo e aspetta pensando che gli anni migliori devono ancora venire e il tempo davanti sia sufficiente per tutto. Difficele dire all'inzio chi dei due ha ragione anche se, da come vanno finire le due opere, Hesse e Buzzati sembrano concordare.

  • Meditazione

    Romanzo di formazione

    India

    Buddismo

    Data Acquisizione: 21/02/2004

    Anno prima edizione:

    Anno stampa:

    Pagine: 0

    Lingua: ITA


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